Blog Preventivi https://pre.ventivi.it/blog Wed, 22 Jan 2025 10:26:17 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://pre.ventivi.it/blog/wp-content/uploads/2024/01/preventivi-blog-favicon.png Blog Preventivi https://pre.ventivi.it/blog 32 32 Problemi più comuni degli impianti elettrici https://pre.ventivi.it/blog/problemi-degli-impianti-elettrici/ https://pre.ventivi.it/blog/problemi-degli-impianti-elettrici/#respond Tue, 07 Jan 2025 13:40:43 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4924 In fase di progettazione gli impianti elettrici rappresentano una delle parti più delicate e importanti, ogni abitazione o struttura per garantire con la massima efficienza il perfetto funzionamento di elettrodomestici, dell’illuminazione e di tutti i dispositivi essenziali.

Tuttavia, nonostante il progetto possa esser fatto a regola d’arte, qualsiasi impianto elettrico può essere soggetto a problemi e malfunzionamenti che, se trascurati, potrebbero comportare disagi, rischi per la sicurezza oltre ai danni economici. Diventa prioritario, quindi, conoscere i problemi elettrici più comuni per mantenere un impianto sicuro ed efficiente.

Immagine di impianti elettrici

I problemi più comuni negli impianti elettrici

Un classico negli impianti elettrici è il sovraccarico del circuito. Questo si verifica quando si collegano troppi dispositivi superando la capacità massima di gestione della corrente. I segnali più comuni includono lo scatto frequente dei fusibili o degli interruttori automatici. Sebbene questi dispositivi siano progettati per proteggere l’impianto, il sovraccarico continuo può causare danni a lungo termine, come il surriscaldamento dei cavi, con il rischio di incendi.

Un altro aspetto al quale prestare attenzione è quello che riguarda i cavi elettrici, essendo soggetti all’usura del tempo o a danneggiamenti accidentali, rappresentano un serio pericolo. Cavi con l’isolante deteriorato, scoperti o tagliati possono facilmente causare cortocircuiti che, a loro volta, possono provocare incendi o danneggiare gli apparecchi elettrici. Per identificare un cavo danneggiato, bisogna prestare attenzione a segni visibili di usura, scintille, odori di bruciato o malfunzionamenti inspiegabili degli apparecchi collegati. Una regolare ispezione visiva può prevenire situazioni pericolose.

Immagine di impianto elettrico

Anche gli interruttori e le prese, essendo elementi utilizzati quotidianamente, possono essere soggetti a guasti dovuti all’usura o a connessioni non sicure. I segnali più comuni includono prese allentate, interruttori che non funzionano correttamente o scintille quando si inserisce una spina. Questi problemi non solo compromettono la funzionalità dell’impianto, ma possono anche essere causa di scosse elettriche o incendi. Un controllo periodico dello stato degli interruttori e delle prese è essenziale per garantire la sicurezza.

Infine è importante segnalare una situazione molto diffusa soprattutto negli edifici costruiti diversi decenni fa che potrebbero essere dotati di impianti elettrici non più adeguati a standard moderni. Il cablaggio obsoleto non è solo inefficiente dal punto di vista energetico, ma rappresenta un rischio significativo per la sicurezza. Cavi vecchi e fragili possono surriscaldarsi facilmente, aumentando il rischio di incendi. Inoltre, gli impianti datati spesso non sono progettati per gestire l’elevata richiesta energetica dei moderni dispositivi elettronici.

Immagine di elettricista casa

Cause dei malfunzionamenti degli impianti elettrici

Il sovraccarico elettrico è una delle principali cause dei guasti negli impianti elettrici. Collegare contemporaneamente molti dispositivi ad alta potenza, può mettere sotto pressione il sistema, questo non solo provoca scatti frequenti degli interruttori automatici, ma può anche danneggiare permanentemente l’impianto elettrico.

Un’installazione eseguita senza rispettare le normative di sicurezza rappresenta una delle cause più pericolose di malfunzionamenti. Impianti progettati o realizzati da personale non qualificato possono presentare cablaggi impropri, connessioni instabili o l’assenza di dispositivi di protezione come i salvavita.

È importante eseguire una corretta installazione per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto. Infine anche le condizioni ambientali sfavorevoli come l’umidità, la polvere e la corrosione possono danneggiare gravemente un impianto elettrico. L’umidità, ad esempio, può causare cortocircuiti, mentre la polvere e la corrosione possono compromettere il contatto nei collegamenti elettrici. Inoltre, il passare del tempo può degradare i materiali isolanti, aumentando il rischio di guasti.

Immagine di elettricisti

Come prevenire i problemi all’impianto elettrico?

La prevenzione, la manutenzione sono le risposte per evitare malfunzionamenti e guasti agli impianti elettrici. Basta fare attenzione ad alcune pratiche fondamentali per mantenere un sistema sicuro ed efficiente.

Il primo step consiste in una manutenzione regolare: è necessario programmare controlli periodici da parte di tecnici qualificati per individuare e risolvere eventuali problemi prima che diventino più importanti. È necessario verificare lo stato dei cavi, delle prese e degli interruttori per identificare eventuali segni di usura o danneggiamento.

Non di secondaria importanza è la sostituzione degli impianti vecchi o non a norma è essenziale per garantire la sicurezza e soddisfare le esigenze moderne, assicurandosi che tutti i dispositivi elettrici siano certificati e rispettino le normative di sicurezza.

Un altro passo consiste nell’installazione di dispositivi di prevenzione, come gli interruttori differenziali, i salvavita e fusibili di qualità, questi possono prevenire incidenti gravi, interrompendo immediatamente il flusso di corrente in caso di guasti.

Immagine di cavi elettrici casa
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Il riscaldamento a pavimento è sempre una buona idea? https://pre.ventivi.it/blog/riscaldamento-a-pavimento-una-buona-idea/ https://pre.ventivi.it/blog/riscaldamento-a-pavimento-una-buona-idea/#respond Tue, 07 Jan 2025 12:55:32 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4922 Il riscaldamento a pavimento rappresenta una soluzione innovativa e confortevole per riscaldare gli ambienti, ma la sua installazione dipende dai casi specifici. Prima di scegliere questa soluzione, infatti, è consigliabile consultare un tecnico per valutare la fattibilità del progetto e avere una stima dei costi.

Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più adottate per riscaldare gli ambienti domestici e anche quelli commerciali. Si tratta di un sistema che offre numerosi vantaggi in termini di comfort, di risparmio energetico senza tralasciare l’aspetto estetico, rappresenta, infatti, una soluzione minimal che non richiede la presenza di radiatori visibili, lasciando maggiore libertà nella progettazione degli spazi interni.

Tra le sue peculiarità, il riscaldamento a pavimento, riesce a distribuire il calore in modo uniforme, eliminando i cosiddetti punti freddi e garantendo una temperatura piacevole in ogni angolo della stanza. La manutenzione, invece, è un nodo cruciale: diventa prioritario eseguire controlli periodici sul sistema, soprattutto nel caso di impianti ad acqua per prevenire eventuali perdite o malfunzionamenti.

Immagine di riscaldamento a pavimento

Come funziona il riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento a pavimento conta di due principali tipologie di sistemi:

  • il sistema a tubazioni ad acqua calda;
  • il sistema elettrico.

Entrambi i metodi condividono il principio di base di diffondere il calore dal pavimento verso l’alto, ma, differiscono nel funzionamento e nei materiali utilizzati. Il sistema a tubazioni utilizza una rete di tubi posizionati sotto il pavimento, attraverso i quali scorre acqua calda fornita da una caldaia o da una pompa di calore. Il calore viene trasferito al pavimento e rilasciato gradualmente nell’ambiente.

Questo sistema è particolarmente efficiente e sostenibile, soprattutto quando abbinato a fonti di energia rinnovabile come pannelli solari termici o pompe di calore. Il vantaggio principale del sistema ad acqua è il basso consumo energetico, poiché lavora a temperature più basse rispetto ai tradizionali radiatori.

Tuttavia, l’installazione può risultare complessa e costosa, richiedendo opere significative, soprattutto, in edifici esistenti. Il sistema elettrico, invece, utilizza cavi riscaldanti o pellicole posizionate sotto il pavimento per generare calore. Questo tipo di riscaldamento è più semplice e rapido da installare rispetto al sistema ad acqua, ideale per ristrutturazioni o per spazi specifici come bagni e cucine.

Per quanto riguarda i costi possono essere più elevati, pertanto, il sistema elettrico è consigliato per piccoli ambienti o per usi occasionali, dove la velocità di riscaldamento è un fattore determinante. Nonostante l’efficienza di riscaldamento, è meno indicato per grandi superfici o per un utilizzo continuativo.

Immagine di riscaldamento a pavimento casa

Quando scegliere il riscaldamento a pavimento

La convenienza del riscaldamento a pavimento dipende da diversi fattori, dal tipo di edificio in cui ci troviamo, il tipo di pavimento e le esigenze specifiche di chi abita la casa. Si presentano vari scenari, per esempio in presenza di costruzioni ex novo, il pavimento riscaldato è la scelta più semplice, perché può essere integrato facilmente nel progetto senza necessità di interventi aggiuntivi. In questo contesto, ne beneficia l’efficienza energetica complessiva dell’edificio.

In caso di abitazioni in fase di ristrutturazione, l’installazione del riscaldamento a pavimento può rivelarsi una scelta vincente, soprattutto quando si prevede di sostituire i pavimenti. Tuttavia, è importante valutare lo spessore aggiuntivo del sistema e verificare che la struttura dell’edificio sia in grado di supportarlo.

Immagine di riscaldamento pavimento casa

Quali pavimenti scegliere per questo tipo di impianto?

Il riscaldamento a pavimento funziona con materiali come la ceramica, il marmo e altre superfici che conducono bene il calore. Anche il legno può essere utilizzato, purché si scelgano delle essenze adatte ed eventualmente trattate per resistere a consistenti variazioni di temperatura.

Al contrario, i pavimenti molto spessi o isolanti, come alcuni tipi di moquette, possono ridurre l’efficienza del sistema. Ci sono dei casi in cui il riscaldamento a pavimento potrebbe non essere la scelta più adatta, questo accade in presenza di edifici storici o dove le opere necessarie per l’installazione rischiano di violare i vincoli e l’autenticità della struttura. Inoltre, in ambienti con soffitti molto alti, l’efficacia del sistema potrebbe risultare ridotta, poiché il calore tende a salire.

Immagine di parquet prefinito
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Pavimenti ecologici: il primo passo per una casa green https://pre.ventivi.it/blog/pavimenti-ecologici-per-una-casa-green/ https://pre.ventivi.it/blog/pavimenti-ecologici-per-una-casa-green/#respond Tue, 07 Jan 2025 09:33:12 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4920 La sostenibilità ambientale ha un posto centrale nella progettazione edilizia e nella scelta dell’arredamento delle nostre case. Non si tratta solo di un trend del momento, ma di una vera necessità ed urgenza per ridurre l’impatto sul pianeta e migliorarne la qualità della vita.

Tra i vari elementi di una casa, i pavimenti hanno un ruolo centrale da non sottovalutare. Scegliere i pavimenti ecologici significa unire in modo responsabile all’estetica, la funzionalità e il rispetto per l’ambiente, contribuendo a comporre spazi abitativi che, non solo soddisfano i gusti personali, ma anche le esigenze e i parametri green.

Immagine di camera da letto parquet

I pavimenti ecologici rappresentano una parte significativa dei rivestimenti e influiscono in modo significativo sull’impatto ambientale complessivo dell’edificio. Investire in soluzioni ecologiche significa adottare un approccio consapevole che tiene conto del ciclo di vita dei materiali, dalle risorse utilizzate per la loro produzione fino al loro smaltimento. Un pavimento ecologico contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 grazie all’uso di materiali naturali e riciclabili, supportando pratiche di economia circolare e una gestione sostenibile delle risorse.

Inoltre, questi pavimenti migliorano la qualità dell’aria interna, grazie al basso contenuto di sostanze tossiche e alla ridotta emissione di composti organici volatili (VOC), a beneficio della salute di chi vive quotidianamente in quegli spazi. I pavimenti ecologici, rappresentano un’opzione eco-compatibile rispetto ai pavimenti tradizionali, spesso realizzati con materiali sintetici che richiedono notevoli quantità di energia e risorse non rinnovabili.

Inoltre, la durabilità è un fattore da non sottovalutare: i pavimenti ecologici sono progettati per resistere nel tempo, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti e abbattendo i costi e i rifiuti associati. Infine, questi pavimenti rappresentano una scelta vantaggiosa per la salute: l’assenza di sostanze tossiche e l’uso di materiali naturali migliorano significativamente la salubrità degli ambienti domestici.

Immagine di pavimenti ecologici

Caratteristiche dei pavimenti ecologici

I pavimenti ecologici con precise caratteristiche aiutano a costruire una casa sostenibile. Vengono realizzati con materiali naturali e riciclabili, come legno certificato, bambù, cotto e linoleum naturale. Questi materiali non solo si integrano armoniosamente con diversi stili di design, ma possono anche essere riutilizzati o riciclati al termine del loro ciclo di vita, riducendo l’impatto ambientale complessivo.

La loro produzione avviene spesso attraverso processi a basso impatto ambientale, che richiedono meno energia e generano meno emissioni rispetto ai metodi tradizionali. Inoltre, i pavimenti ecologici presentano un basso contenuto di sostanze chimiche tossiche, riducendo il rischio di contaminazione ambientale e migliorando la qualità dell’aria all’interno della casa.

Un altro aspetto vantaggioso è la loro elevata durabilità ed efficienza. Questi pavimenti sono progettati per resistere all’usura del tempo, garantendo prestazioni elevate anche dopo anni di utilizzo. Questo significa che, non solo riducono i costi di manutenzione, ma minimizzano anche la necessità di sostituzioni frequenti, evitando l’accumulo di rifiuti e contribuendo a un uso più responsabile delle risorse.

La loro facilità di manutenzione è un ulteriore vantaggio: grazie alla qualità dei materiali, spesso, è sufficiente una pulizia ordinaria per mantenerli in perfette condizioni, senza dover ricorrere a prodotti chimici aggressivi.

Immagine di pavimenti ecologici casa

I materiali ecologici più utilizzati per i pavimenti

Tra i materiali ecologici più diffusi nel mercato troviamo il cotto, che rappresenta una soluzioni tradizionali ma estremamente sostenibile. Si tratta di un materiale realizzato con argilla naturale, molto resistenti, durevole e facilmente riciclabile.

Il bambù è un’altra opzione molto apprezzata, rappresentando una risorsa rinnovabile che negli ultimi decenni ha avuto una evoluzione rapida. È caratterizzato da una grande resistenza e una versatilità estetica che si adatta a vari stili di arredamento.

Anche il caucciù trova il suo spazio nel mercato sostenibile, derivato dalla gomma naturale, è ideale per chi cerca una soluzione elastica e antiscivolo, particolarmente adatta ad ambienti come le palestre o le stanze dei bambini.

Il linoleum è un’altra opzione, viene realizzato con materie prime naturali come l’olio di lino e la resina, è biodegradabile e offre una vasta gamma di colori e texture, permettendo di personalizzare gli spazi in modo creativo e sostenibile.

Infine, il microcemento rappresenta una scelta moderna e versatile, tra le più gettonate, perfetta per chi desidera un aspetto contemporaneo e minimalista. Questo materiale può essere applicato direttamente su superfici esistenti, riducendo i rifiuti da demolizione e semplificando i lavori di ristrutturazione.

Immagine di bamboo
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Come riutilizzare vecchi oggetti in una casa moderna https://pre.ventivi.it/blog/come-riutilizzare-vecchi-oggetti/ https://pre.ventivi.it/blog/come-riutilizzare-vecchi-oggetti/#respond Fri, 03 Jan 2025 11:42:37 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4860 Arredare con oggetti già usati non è solo una scelta ecologicamente responsabile, ma permette di creare abbinamenti unici e originali in casa. Al giorno d’oggi la sostenibilità sta diventando uno stile di vita che coinvolge sempre più ambiti e, anche il riciclo creativo sta guadagnando sempre più popolarità, specialmente nei casi in cui ci si trova ad arredare una casa moderna.

Inserendo pezzi di arredamento vintage o articoli di artigianato in una casa moderna, si otterrà un mix tra tradizione e contemporaneità per un effetto armonioso e personalizzato. Riutilizzare vecchi oggetti e mobili non solo riduce gli sprechi ma, comporta anche un notevole risparmio economico. 

Immagine di oggetti

Come unire il vecchi oggetti in nuovi ambienti

Uno dei modi migliori per integrare degli elementi d’arredo vecchi in una casa più moderna, consiste nel saper come bilanciare i contrasti e ricercare l’armonia negli abbinamenti. Per ottenere questo risultato equilibrato, è fondamentale ponderare con cura la scelta degli elementi di arredo da inserire. L’attenzione al dettaglio non deve corrispondere all’inserimento di vecchi oggetti sparsi senza una logica ma, è necessario selezionare quelli che si inseriscono al meglio nello stile della casa.

Inoltre, è bene essere consapevoli che, per l’equilibrio degli ambienti è necessario anche saper bilanciare i colori e le texture dei pezzi d’arredo scelti.

In termini pratici, in un ambiente più contemporaneo o minimal, l’aggiunta di elementi vintage o riciclati implicherà l’incremento di calore e personalità. In una cucina dal design contemporaneo si può inserire, ad esempio, una credenza in legno restaurata e delle sedie vintage attorno al tavolo. In un living spazioso e minimal, sarebbe interessante inserire un lampadario d’epoca e un tappeto persiano, ottenendo, così, un incontro tra passato e contemporaneità di grande effetto. 

Immagine di oggetti pallet

Altre idee di riciclo creativo per la casa

Trasformare una casa moderna in uno spazio accogliente e originale è possibile grazie alla creatività e al riciclo. Con un po’ di ingegno e passione per il fai da te, è possibile integrare vecchi oggetti in modo funzionale ed estetico, creando un ambiente che racconta una storia unica e riflette la personalità di chi lo abita. 

Esistono molti modi per realizzare complementi d’arredo creativi partendo da oggetti di recupero, dando libero sfogo alla propria fantasia. Tra queste è possibile realizzare:

  • Una testiera da letto con della carta da parati: per crearla è possibile rimediare un pannello di legno o compensato ben levigato, scegliendo le dimensioni più adatte alla propria camera da letto. Successivamente, occorre tagliare la carta da parati, lasciando qualche centimetro in più su ogni lato e applicarla sul pannello con colla o adesivo integrato, lisciandola accuratamente con un rullo per evitare bolle. Infine, si può decidere se fissare la testiera al muro o al letto, oppure lasciarla appoggiata per un tocco più originale e moderno.
  • Un paraschizzi adibito a lavagna: per ottenerlo, è bene iniziare da un pannello resistente all’umidità, carteggiato e dipinto con vernice lavagna, applicando almeno due mani. Una volta asciutto, sarà sufficiente rifinire i bordi con vernice impermeabile o una cornice; successivamente è importante fissare il pannello dietro il piano di lavoro con ganci o nastro biadesivo.
  • Paralumi vintage con vecchi stampi da budino: per creare questi oggetti sarà necessario avvitare le basi metalliche degli stampi su supporti adatti per paralumi. Successivamente, si dovranno rivestire gli stampi con tessuti decorativi o carta, fissando bene i bordi. Infine, si dovrà inserire il portalampada all’interno del paralume completato.
  • Una credenza da una vecchia scala: occorrerà procurarsi una scala a pioli stabile e pulirla con attenzione. Successivamente, sarà necessario fissare delle assi orizzontali tra i pioli per creare ripiani e, se necessario, si dipinge il tutto per armonizzarlo e intonarlo all’ambiente. 
Immagine di oggetti riciclati
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Ceste in bagno: idee per arredare e organizzare https://pre.ventivi.it/blog/ceste-in-bagno-idee-per-organizzare/ https://pre.ventivi.it/blog/ceste-in-bagno-idee-per-organizzare/#respond Fri, 03 Jan 2025 09:50:37 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4908 Arredare in modo personale il bagno significa essere in grado di cercare l’inserimento di piccoli dettagli, come le ceste, per completare l’arredamento, apportando ordine e calore.

Prendersi cura degli spazi della propria casa è importante, anche per poter beneficiare di ambienti in ordine che trasmettano tranquillità e benessere a chi vi abita. In alcuni periodi dell’anno però, lavoro e impegni familiari possono costringere a dover trascurare l’ordine in casa, avendo poco tempo libero a disposizione, immersi nella frenesia delle tante altre cose da fare.

Per questo, è importante saper come organizzare gli spazi della casa anche in modo comodo, veloce mantenendo sempre il giusto stile, per poter ottimizzare velocemente senza rinunciare al decoro e al tocco estetico che più si preferisce per la propria casa. Un’idea che risponde alle esigenze di praticità ma che non trascura la cura dell’arredamento, ottima per il bagno di casa, sono le ceste: soluzioni geniali per arredare e organizzare questa importante stanza della casa.

Immagine di ceste

Tipi di materiali per le ceste

Al giorno d’oggi è diventato sempre più facile reperire delle ceste, essendo un oggetto molto acquistato per ordinare e decorare casa in modo economico ed efficace. È importante, però, che la scelta delle ceste sia pensata per essere in linea con lo stile complessivo del bagno, in modo da creare un ambiente armonioso e che mantenga lo stile pensato per l’ambiente. I dettagli per stanze della casa e per il bagno sono molto importanti e possono fare la differenza.

Le ceste da bagno sono reperibili in un’ampia varietà di materiali, tra cui:

  • Vimini, paglia e bambù: materiali naturali, che rendono gli ambienti più accoglienti e caldi alla sola vista. Sarà la scelta perfetta per bagni dallo stile più rustico, boho o nordico.
  • Tessuti: come ad esempio il cotone o il lino, trattati in fase di produzione per poter resistere all’umidità della stanza senza deteriorarsi. Sono ceste molto pratiche, leggere e versatili, quindi adatte anche a bagni di piccole dimensioni.
  • Metallo: perfetto per ambienti industriali o moderni, questo materiale è resistente e durevole, ideale per aggiungere un tocco minimalista al bagno.
  • Plastica: non è la scelta più ecologica che si possa fare, ma è sicuramente una soluzione economica, di facile reperibilità e pulizia. Disponibile in molti colori e dimensioni, si presta a bagni dallo stile più pratico e informale.

Confrontando le diverse opzioni e selezionandole assecondando i propri gusti, le ceste possono trasformarsi in un elemento distintivo e funzionale per ogni bagno, unendo estetica e praticità in un’unica soluzione, spesso anche economica.

Immagine di ceste asciugamani

Idee per utilizzare le ceste in bagno

Si è già ampiamente fatto riferimento alla comodità e versatilità delle ceste in bagno; più nello specifico, si potranno utilizzare nei seguenti modi:

  • Per riporre i vestiti da lavare: una cesta capiente e ben posizionata può fungere da pratico contenitore per la biancheria sporca, mantenendo il bagno in ordine.
  • Come organizer per gli asciugamani: sia per il proprio uso quotidiano, che per riporre gli asciugamani per gli ospiti, le ceste sono soluzioni ideali per arrotolare e sistemare gli asciugamani, che saranno di facile accessibilità e fungeranno altresì da elementi decorativi.
  • Sistemare i trucchi: ceste più piccole o con divisori interni possono essere usate per sistemare al loro interno i trucchi e oggettistica per la cura personale, potendo organizzare con facilità i vari prodotti in un unico portaoggetti pratico e ordinato.
  • Portaoggetti salvaspazio: appendere o impilare ceste permette di ottimizzare lo spazio in verticale, una soluzione geniale, soprattutto, per bagni più piccoli. Le ceste possono essere fissate a pareti o scaffali, ottenendo così un punto della stanza strutturato in modo pratico, funzionale anche in stanze da bagno di dimensioni contenute.
Immagine di ceste organizer
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Cassapanca per arredare la camera da letto https://pre.ventivi.it/blog/cassapanca-per-arredare/ https://pre.ventivi.it/blog/cassapanca-per-arredare/#respond Fri, 03 Jan 2025 09:31:22 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4856 Utilizzare una cassapanca in camera da letto per completare l’arredamento della stanza, oltre ad essere un’ottima scelta salvaspazio, può donare un tocco in più all’ambiente. La cassapanca è un mobile intelligente, infatti, può fungere sia da contenitore per oggetti o accessori che in altri posti della stanza occuperebbero spazio prezioso, che da comoda seduta. Per farlo, basterà appoggiare sopra il mobile dei cuscini (meglio ancora se questi ultimi sono in pendant col resto dell’arredo della camera). In commercio si può scegliere tra un ampio ventaglio di modelli di cassapanche, dai materiali e colorazioni diverse. 

Immagine di cassapanca

Una cassapanca per ogni ambiente

Se in passato le cassapanche (anche dette “bauli”) venivano utilizzate perlopiù per riporre al loro interno biancheria oppure oggetti di valore, oggi la loro funzione non è più e solo quella di contenitore per oggettistica ma, anche di complemento di arredo della camera da letto. 

Tra i diversi modelli presenti in commercio, le cassapanche in legno rappresentano una soluzione ottimale, che unisce resistenza e durabilità nel tempo a un tocco estetico versatile, adatto a molti ambienti. Per quanto riguarda la scelta dei materiali, ne esistono di diversi tipi. La scelta del materiale e del colore della cassapanca è dettato dallo stile di arredamento scelto per ‘ambiente in cui deve essere inserita.

  • Cassapanche in legno massello di noce o di rovere, idonee per completare l’arredamento di una stanza in stile rustico o anche più classico. Questa essenza dona alla stanza ancora più calore. 
  • Se si deve inserire la cassapanca in un ambiente più minimal o moderno, i colori potranno essere quelli del bianco o del grigio, tonalità che apportano alla vista un senso di ordine e pulizia
  • Per uno stile più vintage o shabby chic, si può optare per una cassapanca in legno decapato, per un risultato più ricercato e romantico.
  • Per gli amanti dello stile industrial, si consiglia di scegliere una cassapanca in legno grezzo, delle tonalità che più si armonizzano con l’arredamento circostante.
  • Infine, i modelli di cassapanche con le gambe sollevate dal pavimento sono perfette per delle stanze dallo stile più contemporaneo
  • I modelli con le rotelle possono risultare delle pratiche alternative alle versioni più classiche, favorendo lo spostamento all’interno della stanza.
Immagine di cassapanca casa

Come inserire la cassapanca in camera da letto

Come si è già fatto notare, le cassapanche rappresentano un’ottima soluzione per ottimizzare gli spazi in camera da letto. Se posizionate ai piedi del letto, oltre ad apportare un gradevole impatto alla vista, saranno molto comode per sistemare al loro interno coperte e cuscini. Inoltre, se vi si poggiano sopra dei cuscini, la cassapanca può diventare una seduta aggiuntiva della stanza.

Posizionando la cassapanca sotto la finestre della camera da letto, si crea la possibilità di trasformare questo spazio in un magico angolo lettura, confortevole e illuminato dalla luce naturale. 

Se si ha una camera da letto spaziosa e si vuole donare un tocco di stile in più all’ambiente, si può posizionare la cassapanca addossandola ad una parete vuota. Inoltre, decorando questo spazio con elementi creativi come ceste di vimini, piante o lampade da tavolo, sarà possibile migliorare l’atmosfera rendendola unica. 

Immagine di cassapanca casa stanza

La cassapanca, dunque, rappresenta una scelta conveniente sotto diversi aspetti: per poter riporre comodamente al suo interno oggetti di varia natura, che altrimenti risulterebbero ingombranti, oppure per completare l’arredamento della propria camera da letto. A seconda dello stile della stanza, si potrà scegliere il modello e la combinazione che più si preferisce, giocando con materiali, colori e abbinamenti per un risultato personalizzato e, al contempo, funzionale.

Qualunque sia la scelta definitiva in termini di stile e tipologia di modello selezionato, la versatilità e la comodità di questo mobile sarà capace di sorprendere chi ne farà uso.

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Mobili vintage per arredare la casa con stile https://pre.ventivi.it/blog/mobili-vintage-per-arredare-casa/ https://pre.ventivi.it/blog/mobili-vintage-per-arredare-casa/#respond Thu, 02 Jan 2025 12:05:31 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4854 I mobili vintage ricreano un’atmosfera peculiare, facendo rivivere chi vi abita sensazioni, forme e colori di anni affascinanti. Per gli amanti del mood vintage, questa tendenza non passa mai di moda, anzi, si evolve e si aggiorna negli anni.

Una caratteristica di questo stile è la sua assenza di canoni o rigidità cui rifarsi: arredare in stile vintage è una scelta, un atto creativo personale e molto soggettivo, che lascia spazio alla creatività di chi arreda. La tendenza che contraddistingue questa modalità di arredamento è quella di abbinare in modo armonioso elementi contemporanei a mobili, accessori e oggetti del passato, creando un’atmosfera unica in casa.

È proprio questa la particolare bellezza di questo stile: mischiare materiali, forme, e colori appartenenti a epoche diverse, unendo pezzi di arredamento dagli anni ‘20 fino agli anni ‘80, mantenendo l’equilibrio e la gradevolezza estetica degli ambienti.

Immagine di mobili vintage 1

I periodi dello stile vintage

Si è accennato al fatto che quello vintage non è uno stile che segue dei canoni rigidi in termini di arredamento ai quali attenersi. Tuttavia, è possibile classificare questo stile in diversi periodi, a cui corrispondono determinate mode e tendenze di mobili vintage.

  • Partendo da più lontano, agli anni ‘20 e ‘30 va associata l’Art Decò, quindi linee geometriche negli arredamenti, impreziosite da materiali come l’ottone, il marmo e il vetro. L’estetica di questi anni richiama il lusso e l’eleganza, il mobilio presenta le caratteristiche superfici lucide o laccate, colori decisi come il nero, l’oro e il verde smeraldo. 
  • Gli anni ‘60 portano innovazione e arredamento con lo stile Pop, con delle tendenze nell’arredamento più audaci e bizzarre, che si esprimono in colori accesi come il rosso, l’arancione e il giallo. Le novità rispetto agli anni precedenti sono i materiali plastici e la presenza della fibra di vetro, questi elementi creano un’atmosfera futuristica, in contrasto con la tradizione.
  • Con gli anni ‘80 tornano in voga le linee geometriche degli anni passati, ma gli abbinamenti nell’arredamento sono contrastanti e particolari: mobili vintage con vetro e metallo vengono abbinati ai tessuti sintetici. Caratteristici sono anche mobili vintage fucsia, nero, bianco e blu elettrico che creano delle combinazioni di grande effetto.
Immagine di mobili vintage casa

I mobili immancabili per una casa in stile vintage

Attingendo da più epoche, lo stile vintage è caratterizzato dalla presenza di diversi elementi di arredo: divani, poltrone, consolle, lampade e lampadari, tessuti e oggettistica. Si tratta di componenti che vanno selezionati e abbinati con gusto e armonia per un sorprendente risultato vintage.

Per attingere a degli esempi più precisi che possano fungere da guida per la scelta dei mobili vintage, di seguito sono riportati degli spunti per arredare le stanze principali, ottenendo un risultato di altri tempi.

Per un salotto in stile vintage, si potrebbero posizionare un divano retrò in pelle con gambe in legno, per un richiamo agli anni ‘60; una libreria modulare in metallo con oggetti d’epoca a vista e lampade da terra con paralumi in stoffa color pastello. 

Immagine di salone mobili vintage

In cucina, si consiglia di optare per un tavolo in legno massello, attorno cui posizionare sedie retrò con imbottiture in vinile, dai colori vivaci; delle piastrelle con motivi floreali e gli immancabili elettrodomestici della Smeg, renderanno la stanza davvero vintage.

Una camera da letto con mobili vintage richiama la tranquillità, dettagli eleganti e accessori dai materiali ricercati. Per ottenere questo effetto, si può abbinare un letto in ferro battuto, lavorato con particolari e finiture, richiamando gli anni ‘20 e ‘30, ad una toletta da trucco con specchio, dalle superfici laccate, per un tocco più shabby. Ai lati del letto, posizionare dei comodini in legno con pomelli in ottone su cui poggiare delle lampade in vetro o metallo con paralumi in stoffa, per un ritorno agli anni ‘50.

Arredare con mobili vintage, oltre che essere una scelta di grande stile ed eleganza, può donare un carattere unico alla propria casa, potendo rivivere dei pezzi di storia diversi per ogni stanza.

Immagine di cucina vintage
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Chaise longue: quale scegliere? https://pre.ventivi.it/blog/chaise-longue-quale-scegliere/ https://pre.ventivi.it/blog/chaise-longue-quale-scegliere/#respond Thu, 02 Jan 2025 11:04:31 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4858 La chaise longue è un particolare tipo di arredo caratterizzato da una seduta allungata che non presenta braccioli ma è dotata di uno schienale tipicamente inclinato e di una seduta lunga, ideale per appoggiare comodamente gambe e piedi. 

Sul mercato esistono diverse tipologie dai design accattivanti e moderni. Optare per quella giusta è un modo per arredare con stile e riempire gli ambienti intelligentemente.

Immagine di Chaise longue

Perché acquistare una chaise longue?

A differenza dei più tradizionali divani, pouf o poltrone, la particolarità che caratterizza chaise longue è la sua impagabile seduta ergonomica, favorita anche dal poggiatesta particolarmente confortevole e da dei rivestimenti di design unici e ricercati.

Oltre la sua innegabile comodità, occorre prendere in considerazione altri importanti vantaggi che caratterizzano questo particolare elemento di arredo.

  • Un tocco di originalità all’arredamento: dal colore ai materiali, passando per le curve eleganti, il design di una chaise longue può rappresentare un elemento distintivo in un progetto d’arredo coerente e armonioso, senza rinunciare alla funzionalità e al comfort.
  • Arredare uno spazio multifunzionale: grazie alla sua essenza versatile e multitasking, una chaise longue contribuisce a creare un ambiente relax completo, dove lasciarsi andare a momenti di tranquillità in un contesto accogliente e dal gusto lounge.
  • Come alternativa a un salotto con doppio divano: particolarmente utile se la propria stanza non è abbastanza grande per ospitare una soluzione con due divani vis-à-vis al centro dello spazio, ovvero posizionati parallelamente uno di fronte all’altro.
  • Soluzione flessibile: una chaise longue indipendente può essere facilmente spostata da un angolo all’altro del soggiorno e, nei modelli pieghevoli, può addirittura trasformarsi in poltrona. Questa versatilità offre maggiore libertà rispetto alle configurazioni fisse, come un divano a L con penisola non reversibile.
  • Convivialità in un open space: grazie alla mancanza di schienale, la seduta allungata permette una visione d’insieme dello spazio circostante. Nei modelli daybed, inoltre, è possibile scegliere il lato più comodo in base alle necessità, che sia verso il divano o in direzione della cucina.
Immagine di Chaise longue casa

I modelli più popolari delle chaise longue

Se i motivi a favore dell’acquisto di una chaise longue hanno convinto, non resta che scegliere il modello più adatto alla propria casa.

  • Presentata per la prima volta nel 1929 al noto Salon d’Automne dai tre architetti Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, la chaise longue Le Corbusier è uno dei pezzi più iconici del design moderno, dalle linee essenziali e dai materiali di alta qualità. Il modello, noto anche come LC4, è un connubio impeccabile di estetica e funzionalità: grazie alla sua struttura in acciaio cromato e al rivestimento in pelle, questo prodotto può adattarsi perfettamente sia ad un soggiorno dallo stile più minimal o industriale, che ad un salotto dall’arredamento più classico. Se si è interessati ad un elemento di arredo che combini il totale comfort ad una scelta del design più iconico, quella di Le Corbusier è l’opzione giusta. 
  • Chaise longue e dormeuse: se si sta cercando una soluzione più economica senza rinunciare alla qualità, IKEA offre delle ottime soluzioni, tra cui la “dormeuse IKEA”: un prodotto che si distingue per la sua adattabilità e per il suo prezzo competitivo. Questa chaise longue è il modello perfetto per chi desidera un complemento d’arredo comodo e pratico, capace di integrarsi armoniosamente in diversi spazi. E’ reperibile in  materiali resistenti, come tessuti antimacchia e strutture in legno.
Immagine di Chaise longue salone

La poltrona chaise longue è ciò che serve qualora si cerchi una soluzione che unisca la comodità di una poltrona alla possibilità di distendersi. È, dunque, il modello perfetto per chi vuole ritagliare un angolo di comfort in casa pur non disponendo di molto spazio. Queste poltrone, reperibili in una vasta gamma di stili e materiali, si adattano molto bene a svariate tipologie di arredamento. È possibile scegliere dalle versioni più classiche in pelle, ottime soluzioni per l’ufficio, a quelle rivestite in tessuti morbidi e colorati, ideali per il salotto di casa.

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Applique da parete: quali scegliere? https://pre.ventivi.it/blog/applique-da-parete-quali-scegliere/ https://pre.ventivi.it/blog/applique-da-parete-quali-scegliere/#respond Thu, 02 Jan 2025 10:40:26 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4852 Conosciute anche come “lampade da parete” o “lampade a muro”, le applique sono versatili e funzionali, adatte a esigenze e gusti molto differenti. Sono delle ottime soluzioni per illuminare angoli o punti specifici della propria casa, come ingressi, corridoi, scale, stanze con soffitti particolarmente alti o bassi. Le applique sono perfette anche per illuminare quadri, oggetti di particolare valore in casa, oppure per creare una zona lettura di grande effetto. Inoltre, si prestano molto bene come illuminazioni da esterno che, posizionate su muri o muretti creeranno un’atmosfera unica. 

Grazie alla loro grande adattabilità di utilizzo e alla possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di applique differenti in commercio, possono essere utilizzate in ogni ambiente. È bene, dunque, scegliere il modello di applique più adatto alle proprie esigenze e alla propria casa. A tal proposito, occorre valutare diversi fattori per potersi orientare verso la migliore opzione.

Immagine di applique

Gli stili principali delle applique

Le lampade da parete, o applique, svolgono un’importante funzione decorativa per gli spazi della propria casa, trovandosi sempre in vista. Questa esposizione le potrebbe rendere dei veri e propri elementi decorativi di spicco in alcuni casi, mentre, in altri, possono quasi scomparire, fondendosi con il colore della parete senza dare nell’occhio. Molto dipenderà dal modello di applique scelto, in corrispondenza allo stile complessivo della propria casa. 

Le applique più popolari per gli ambienti più chic o raffinati, sono quelle con forme tradizionali, meglio se di materiali come vetro o metallo. Se si ama lo stile etnico, saranno perfette le lampade a muro in ferro o in rafia, traforate o intrecciate. Per le case più rustiche, si può optare per delle lampade a muro in legno, ceramica o in metallo bronzato. 

Esistono anche modelli più particolari come le applique in gesso per un tocco moderno. Queste, se sono dello stesso colore della parete, possono scomparire totalmente alla vista, rendendo l’atmosfera molto leggera ed elegante. In commercio, è possibile reperire delle lampade da muro in rame o color ruggine perfette per gli ambienti più industriali e contemporanei. Mentre, per le case dallo stile nordico, sono indicate delle applique dalle forme geometriche e lineari, in metallo o in vetro.

Immagine di applique casa

Le diverse tipologie di illuminazioni

Relativamente alla scelta dell’applique, è fondamentale definire l’utilizzo che si intende fare della lampada al fine di scegliere quella giusta e che diffonda la luce in maniera adeguata. Ad esempio, un’applique destinata a un corridoio avrà caratteristiche diverse rispetto a una progettata per l’illuminazione accanto al letto, ideale per la lettura, o a quella pensata per il bagno, dove è necessario rispettare specifici requisiti di sicurezza. Pertanto, è importante valutare attentamente il punto in cui verrà installata l’applique in modo da scegliere il modello più adatto alle esigenze dell’ambiente. 

Luce diffusa: questa tipologia di illuminazione è omogenea e illumina uniformemente tutta la stanza. Risulta la scelta ideale come illuminazione principale. Si consiglia di scegliere delle lampade con dei diffusori monocromatici e senza coperture con la lampadina con un angolo di diffusione di 360°.

Luce direzionale diretta: questa luce focalizzata e orientata verso il basso riesce ad illuminare in modo diretto un oggetto o una parte specifica della stanza. Si consiglia di optare per dei diffusori conici di materiali coprenti come metalli o plastica. Una lampada direzionabile con luce orientabile sarà perfetta per illuminare una zona di lettura vicino al divano o al letto, garantendo praticità e comfort. Per mettere in risalto un quadro o un altro elemento decorativo si potrebbe posizionare una luce direzionata sopra di esso, preferibilmente un’applique a LED, che eviterà di alterarne i colori con il passare del tempo.

Luce direzionale indiretta: è un tipo di illuminazione che si riflette su superfici come pareti o soffitti, diffondendo la luce uniformemente nell’ambiente senza esporre direttamente la fonte luminosa. Questo tipo di luce è perfetto per creare atmosfere rilassanti, in quanto non produce ombre nette o riflessi fastidiosi. Risulta essere la scelta ideale per soggiorni, corridoi o camere da letto dove si cerca un’illuminazione discreta e piacevole, che possa al contempo valorizzare dettagli o elementi d’arredo dalle architetture particolari senza eccedere.

Immagine di applique stanzetta
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Come ovviare alla poca pressione d’acqua in casa? https://pre.ventivi.it/blog/come-ovviare-alla-poca-pressione-dacqua/ https://pre.ventivi.it/blog/come-ovviare-alla-poca-pressione-dacqua/#respond Thu, 02 Jan 2025 10:07:00 +0000 https://pre.ventivi.it/blog/?p=4862 I problemi relativi alla pressione dell’acqua in casa possono essere indotti da numerosi fattori, sarà quindi premura e responsabilità dei padroni di casa capire la provenienza e risolvere queste problematiche al fine di mantenere un’erogazione dell’acqua regolare per poterne beneficiare.

A tal proposito, esistono strumenti come i riduttori e regolatori che possono aiutare a tenere sotto controllo la pressione dell’acqua in casa; laddove questi non siano sufficienti, sarà necessario richiedere il supporto di un tecnico specializzato. Interventi come la pulizia delle tubazioni, la sostituzione di componenti danneggiati o l’installazione della pompa di pressione possono migliorare in modo significativo le situazioni problematiche legate alla poca pressione d’acqua in casa, ripristinando un flusso adeguato alle esigenze quotidiane.

Immagine di pressione

Come deve essere la pressione dell’acqua in casa?

In situazioni regolari in casa la pressione dell’acqua dovrebbe essere compresa tra 1,5 e 3 bar (o atmosfere). All’interno di questo intervallo, escludendo problemi come otturazioni o accumuli di calcare, tutti gli elettrodomestici e i rubinetti nell’appartamento dovrebbero funzionare perfettamente, erogando l’acqua necessaria.

Per ogni punto di distribuzione dell’acqua, ci sono specifici valori di portata previsti in base ai terminali utilizzati. Questi valori devono garantire il controllo del flusso e, soprattutto, la sicurezza necessaria, tanto per chi ne fa uso quanto per l’integrità dell’impianto stesso. Infatti, una pressione d’acqua troppo bassa può causare danni nell’uso quotidiano, mentre se troppo alta, può provocare dei guasti agli stessi impianti idraulici.

Immagine di pressione acqua

Quali sono le cause della poca pressione d’acqua in casa?

Le cause relative alla poca pressione d’acqua in casa, come già accennato, possono derivare da molteplici fattori che sono, spesso, interconnessi e che influiscono sull’efficienza del sistema idrico domestico. 

  • Una delle cause più comuni è rappresentata dalle tubature obsolete, specialmente in edifici vecchi, dove depositi di calcare o ruggine restringono il flusso dell’acqua, ostacolandone il normale decorso. Inoltre, anche la presenza di perdite lungo l’impianto può disperdere parte dell’acqua prima che raggiunga i rubinetti di casa.
  • Un’altra possibile causa potrebbe riguardare i lavori di manutenzione condotti dall’acquedotto. Un’insufficiente capacità dell’impianto di distribuzione potrebbe non soddisfare la domanda di acqua della zona, specialmente nelle ore di punta. 
  • La pressione bassa nei condomini potrebbe essere connessa a problematiche dell’autoclave o a un serbatoio d’accumulo che non riesce a mantenere il livello richiesto per alimentare tutti i piani superiori.
  • Anche dei particolari fattori esterni, come un’interruzione temporanea della fornitura idrica o interventi programmati sulla rete pubblica, possono causare disagi e influire sulla pressione dell’acqua in casa. 
  • In alcuni casi, anche la posizione dell’abitazione rispetto al serbatoio principale può influire negativamente sulla normale erogazione dell’acqua. Le case situate ad altitudini maggiori rispetto alla sorgente potrebbero ricevere una pressione d’acqua più bassa rispetto alla norma. 
Immagine di rubinetto nero

Le possibili soluzioni alla poca pressione d’acqua in casa

Se si vuole risolvere il problema della poca pressione d’acqua in casa, occorre anzitutto aver chiaro le cause scatenanti il problema, quindi, agire con soluzioni specifiche per quel problema. 

  • Qualora il problema sia da rinvenire a delle tubature otturate da calcare o ruggine, un intervento di pulizia o la sostituzione delle condutture obsolete possono rivelarsi soluzioni efficaci. 
  • Se, invece, il problema è rappresentato da perdite lungo l’impianto, sarà necessario riparare o sostituire le sezioni danneggiate per evitare dispersioni che compromettono il flusso dell’acqua.
  • Potrebbe anche trattarsi di un’insufficiente pressione fornita dall’acquedotto, in questo caso, l’installazione di una pompa rappresenta una soluzione più che valida. Questo dispositivo, collocato nel punto d’ingresso dell’acqua nella rete domestica, aiuta ad aumentare il flusso e a garantire un’erogazione d’acqua più uniforme. 
  • Il controllo e la manutenzione dell’autoclave o del serbatoio d’accumulo nei condomini sono delle accortezze fondamentali che garantiscono una distribuzione omogenea ai piani superiori.
  • Da ultimo, è consigliabile considerare la sostituzione di valvole difettose laddove presenti, in quanto possono intaccare il regolare flusso dell’acqua. 
Immagine di rubinetto cromato
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